“Tutte ‘e strade pòrteno a Roma”…
E a Milano c’è una strada che a Roma ti ci porta davvero!
Stiamo parlando di via del Torchio 4, zona Colonne di San Lorenzo, in cui sorge la “figlia” della trattoria storica romana Felice a Testaccio.
Non hai mai sentito parlare di Felice a Testaccio?
Strano, stiamo parlando di una vera e propria istituzione della cucina romana che, dal 1936, delizia tantissime persone con la sua celebre cacio e pepe.
Per farmi capire il livello, Roberto Benigni ne parla così:
Felice è un uomo onesto, bravo e giusto e quando morirà (a tutti tocca) ci sarà in Paradiso un gran trambusto. Pure gli angeli perderan la brocca. Cristo lo accoglierà con grande gusto. Lo abbraccerà con l’acquolina in bocca e gli dirà, in mezzo a quel presepe “E vai Felì, facce ‘na cacio e pepe!”
Roberto Benigni
La peculiarità di Felice a Testaccio, che ritroviamo anche nella sua versione milanese, è la preparazione della cacio e pepe che viene ultimata direttamente al tavolo.
I camerieri, tutti “romanacci“, arrivano con questi piatti belli pieni e iniziano a girare, con cucchiaio e forchetta, la cacio e pepe ricreando una sinfonia che potrebbe tranquillamente vincere Sanremo.
Ecco il video in cui mostro la preparazione
La mia esperienza
Devo essere sincero, non sono mai stato all’originale (mea culpa) ma per tutte le volte che ne ho sentito parlare è come se ci fossi stato.
Tutti mi hanno sempre parlato della Cacio e Pepe di Felice a Testaccio e, quando ho scoperto che era arrivata anche a Milano, non ho potuto resistere.
Il locale è sempre molto pieno ma, se devo essere sincero, prenotando il giorno prima non ho avuto problemi.
Ci hanno fatto accomodare subito e siamo stati accolti dai camerieri che, con quel fare che solo i romani hanno, ci hanno iniziato a vendere anche l’aria. Bravi!
Ho aperto le danze con un antipasto leggero: la parmigiana!
L’ho mangiata con gusto ma nella mia mente non c’era altro che il pensiero dei Tonnarelli Cacio e Pepe che, dopo poco, sono arrivati a tavola.
Salsina inspiegabile a parole…
Ho assaggiato anche un po’ di carbonara che ho trovato buona ma la Cacio e Pepe è un’altra cosa…
Sinceramente ero sazio, non avrei ordinato altro ma i camerieri romani sono talmente bravi a venderti le cose che mi sono ritrovato con un semifreddo alle mandorle sotto il naso.
Menomale che ho dato retta al cameriere!
Semifreddo semplicemente FANTASTICO e che vi consiglio assolutamente!
Ho assaggiato anche il Tiramisù di Felice (mascarpone, biscotto pasta frolla, uova, cioccolato, zucchero e caffè) davvero goloso!
In più, hanno i dolci di Sal De Riso che, per me che sono di Salerno, è un vero tocco di classe!
Conclusioni
Ho mangiato bene e sono uscito soddisfatto ma, non ve lo nascondo, ho speso un po’.
I costi non sono sicuramente bassi ma Milano, ormai, non mi sorprende più.
Antipasto, primo, dolce e vino 33 € a testa (E io pago!).
I consigli che vi posso dare sono questi:
– Prendete la Cacio e Pepe;
– Provate il semifreddo alle mandole;
– State attenti ai camerieri che hanno delle doti commerciali assurde!
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Alla prossima!
Stefano
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